Paolo Pasetto



“Il passo inaugurale dell’insegnamento di Lacan consiste nel mettere in scacco la nozione di Io, Sartre ne aveva parlato scrivendo che l’ego non è proprietario della coscienza ma è un oggetto: è quello che si ‘immagina’ in queste forme astratte e figurative, dove l’astrazione dice il silenzio dell’imago e la figurazione confessa la rovina di un soggetto che precipita all’infinito nel vuoto come nei famosi sogni in cui succede di cadere all’infinito. La premonizione artistica dice probabilmente una preoccupazione che ha l’artista, e proprio con l’arte: è un caso che un’altra volta affida al vento l’iscrizione di essere finito in un labirinto? Sintetizza Lacan: penso dove non sono, dunque sono dove non penso.”

Salvatore Fazia


Vocazione, 2014 (foto ambientale)

Uno Nessuno, 2014

Ars oblivionalis, 2014


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Progetto per spazi pubblici e privati

La fotografia blocca frammenti di rappresentazione della realtà come schegge di verità; documenta e certifica un accadimento proponendolo come indiscutibilmente certo.
Nello spazio smarrito dall'abitudine - privato o pubblico che sia - produrre un'azione singolare che evochi il suo 'spiritus loci' affinché per il solo istante concesso ad uno scatto lo illumini svelandosi. Un agguato al consueto per smascherare il sovrannaturale che vi si cela.
La foto sarà testimonianza dell’evento avvenuto nello spazio occupato dallo spettatore.


Progetto per casa Roberti_2013

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2 anni di IUAV, 1 anno di Corso Pilota aeronautico, 1 di Corso Operatore serigrafo, 4 di Accademia BB.AA. a Venezia, 12 di attività artistica con esposizioni personali e numerose collettive per lo più in Italia, 17 di grafica pubblicitaria. Nato a Venezia.
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info@paolopasetto.it