Giovanni Canova


“Food/art, green-art, maiale, manzo, spaghetti ai frutti di mare, pappardelle al ragù, spaghetti chitarra al nero… e perché no: expo-italy, mulino benedetti e benedetti artisti, certo, non c’è più limite, da quando l’uomo non è più la misura di tutte le cose, e le cose ormai si perdono tra le impensabili pose del possibile o del possibile che non è mai stato, non è inutile dunque il lavoro di Giovanni Canova: d’altronde c’è già chi, Tristan Tzara, l’ha detto: il pensiero si forma a in bocca… dada delle origini, e Giovanni Canova dada dell’attuale e l’oltre di adesso, i ragazzi lo mangiano, lo fanno a polpette.”

Salvatore Fazia


“Riflessioni”

Il nostro rapporto con il cibo è troppo spesso soltanto compulsivo, una sorta di cuscino emotivo facilmente tele-guidato da suggestioni e meccanismi di desiderio indotto. Finiamo, quindi, per essere fortemente condizionati, se non soggiogati, nelle nostre scelte alimentari, decisamente esagerate rispetto al nostro reale fabbisogno. Di fronte a questo specchio veniamo invitati a riflettere su questa condizione, che ci vede allo stesso tempo spettatori e protagonisti, consumatori e merce in un loop perverso. 
Nel tempio sempre più potente dell’economia globale è di prioritaria importanza agevolare il disagio psicofisico e la malattia, per avere poi il redditizio privilegio di poter curare.



Per filo e per segno, quasi.

Giovanni Canova non ama descriversi. Vorrebbe sempre che i suoi lavori parlassero per lui, creature ultime di un percorso senza cedimenti, votato solo ad esprimere un bisogno innato di rendere concreti su tele, carte, legni, ferri, pellicole, suoni, il suo sconfinato amore per la vita. Non sembrerebbe aver mai fatto altro, da quando ha memoria, che esporre la sua anima agli occhi di tutti. In forme diverse, tempi e luoghi diversi, e diverse energie. 
Le parole, le sterili sequenze di dati e di date, non aggiungono nulla a un fardello di vita vissuta che impregna ogni gesto, ogni istante di un presente così intenso da essere ovunque, inseguendo soltanto se stesso. 

Le radici venete mai rinnegate ma accuratamente potate gli consentono una libera cittadinanza del mondo - perenne ricerca di più profondi legami - lasciando intatto quel gusto del bello che si respira ad ogni passo, qui da noi. Con gli anni dell'Accademia, l'acquisizione maniacale di tecniche antiche per traghettarle sul nuovo, ma intanto sostegno concreto, a copiare per altri le luci dei grandi maestri prima ancora di ottenere  il diploma in scultura. L’insegnamento anche a livello universitario e l'impegno civile rivolto spesso ai deboli, ed agli emarginati, per condividere il potere salvifico della bellezza con chi ne ha più bisogno. Tutto il passato di Giovanni Canova sta piuttosto in questo suo essere oggi, in questo palesarsi ai nostri sensi con tutta la forza che permea il tessuto – organico, quasi – di ciò che condivide con noi, e che ce lo presenta come nessuna parola potrà mai eguagliare.

Ferruccio Scabbia




Mostre
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2013 Esposizione Collettiva “Art + Fe”, Boadilla (Spagna).
2012 Esposizione Collettiva “Art + Fe”, Lisbona.
2012 Esposizione Collettiva “Art + Fe”, Trujillo, (Spagna).
2012 Esposizione Collettiva “Art + Fe”, Cáceres (Spagna).
2011 Esposizione Collettiva “Art + Fe” Fundación Pons, Madrid
2010 Esposizione personale Galleria Banca Unica, Bratislava (Slovacchia).
2010 Esposizione personale, “Nádoba a obsah” (Contenitore e contenuto) c/o Galleria Löffler Košice (Slovacchia).
2010 Esposizione personale “Materia e Memoria” c/o Arsenale Novissimo Venezia (Spazio Thetis).
2009 Personale c/o Galleria Veba Kosice (Slovacchia).
2009 Esposizione personale, “Individuelle Collective” c/o Galleria Etienne De Causans, Rue de Seine, Parigi (Slovacchia).
2009 Performance e video al progetto espositivo “Emersioni” curato dal GAI, nell’ambito dell’evento “Vie d’acqua”, a Vicenza.
2007-2008 Collettiva a due mani “Rivelazioni-Reperti dal Contemporaneo”  c/o Museo Archeologico Atestino di Este (PD).
2007 Realizzazione videoproiezione per l’inaugurazione del Nuovo Teatro Comunale di Vicenza.
2007 Esposizione personale c/o Galleria Etienne De Causans, Rue de Seine, Parigi.
2007 Esposizione personale c/o Circolo Culturale “Foyer Vietnam”     Parigi.
2006-2009 Docente all’università di Padova: “Progettazione e disegno parchi e giardini”.
2005 Esposizione collettiva alla prima edizione del Festival Biblico, complesso di San Silvestro, (VI).
2005 Esposizione personale “Subordinato Primario” nello spazio Maison Pratique – Mestre (Ve).
2004 Esposizione collettiva di scultura c/o complesso monumentale di San Silvestro, (Vicenza).
2004 Attività didattiche di scultura, a Folgaria per il Mart (Museo D’Arte Contemporanea di Rovereto).
2004 Collettiva di Scultura “Arte nel verde” a Folgaria (TN).
2004-2006 Docente di un corso di pittura presso il Carcere Circondariale di Padova.
2003 Esposizione di scultura con lo scultore Alberto Salvetti. Circolo Cult. “la Medusa”, Este (PD).
2002 Laboratorio artistico rivolto a persone con disagio mentale all’interno dell’Associazione “Patagonia” (Venezia).
2002 Su invito dell’Associazione “ZEROUNOcontemporanea”, partecipa a “Work-in-Progress istallazioni e sculture nel Parco Fistomba” a Padova.
2002 Personale di Scultura “Cantus Erithaci”, spazio espositivo  “A&T design”, Padova.
2001 Esposizione Collettiva d’Arte nella sala espositiva di “Villa Draghi” Montegrotto Terme (PD).
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1999 Diploma di Scultura all’”Accademia di Belle Arti” di Venezia
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http://www.giovannicanova.com/